La presenza di parassiti nell’intestino degli animali è molto frequente, sia nel cucciolo che nell’adulto.
Spesso è la madre stessa a trasmettere le uova e le larve ai piccoli durante la gestazione e poi con l’allattamento. Tutti i vermi intestinali sono comunque trasmessi per via orale, assumendo materiale organico contaminato, oppure attraverso l’ingestione di serbatoi che ne veicolano le uova, come le pulci.
Nell’animale adulto non sempre è possibile capire se è presente un’infestazione, perché potrebbe non presentare alcun sintomo.
In generale presteremo attenzione nel caso in cui l’animale presenti:
- Manto opaco
- Ventre prominente
- Tosse
- Vomito
- Diarrea, anche con tracce di sangue
- Scarso appetito o voracità ingiustificata
- Tendenza a strisciare la regione anale sul suolo
Alcune volte è possibile vedere piccoli parassiti nell’ano, subito dopo la defecazione (soprattutto in presenza di tenia), e gli animali giovani possono liberarsi dei vermi (in particolare ascaridi) attraverso il vomito. Se i parassiti hanno invaso il sistema respiratorio, l’animale può avere continue crisi di tosse a cui fa seguito il tentativo di espellere i vermi forzando l’espettorazione.
I parassiti intestinali provocano indebolimento generale dell’individuo, spesso con anemia, tendenza al rachitismo fino in alcuni casi, a manifestazioni di tipo nervoso, come vere e proprie crisi epilettiche.
È buona norma procedere alla sverminazione del cucciolo, fin dai primi mesi di vita e ripetere il trattamento una volta all’anno.
Oltre ai vermifughi di sintesi prescritti dal veterinario, possiamo utilizzare diversi prodotti naturali presenti in commercio, che in generale si servono di estratti erbali della tradizione fitoterapica a base di erbe amare o sostanze minerali in grado di provocare indebolimento (se non morte) del parassita e successiva eliminazione attraverso le feci.
Garantiamo dunque il funzionamento della flora microbica dell’animale con l’utilizzo di probiotici anche per lunghi periodi e di enzimi derivanti dalla papaya, che ostacolano il ciclo biologico del parassita contribuendo alla sua eliminazione.
Attraverso l’alimentazione possiamo intervenire aggiungendo alla pappa semi di zucca ridotti in polvere, prezzemolo grattugiato e limitate quantità d’aglio, crusca d’avena e olio di germe di grano, il tutto in piccole quantità per una decina di giorni.
Consiglio sempre di ricorrere alle essenze floreali per favorire un intervento energetico di supporto; in particolare l’essenza Crab Apple del repertorio di Bach e Spinifex, del repertorio australiano, possono essere aggiunte alla ciotola dell’acqua in modo che l’animale bevendo, entri in contatto col rimedio e ne tragga giovamento.
Se il soggetto appare molto debilitato, presenta parassiti sia interni che esterni, ed ha una tendenza ad ammalarsi frequentemente, sarà necessario un supporto alla sua costituzione, in modo da migliorare la sua risposta e rinforzare i suoi punti deboli.