Con estrema preoccupazione da parte dei veterinari ma anche e soprattutto dei custodi animali, la diagnosi di cancro nei cani e nei gatti è progressivamente in aumento. Una recente statistica americana sottolinea come un cane su due, e un gatto su tre, dopo i 10 anni d’età, soffrano di patologia tumorale più o meno grave. Anche il tasso di mortalità è alto, nonostante le terapie mediche che comprendono radioterapia e chemioterapia, con protocolli abbastanza simili a quelli utilizzati in ambito umano per le stesse patologie.
Dal punto di vista della medicina naturale e della naturopatia è importante fare un passo indietro e domandarsi se modifiche dello stile di vita possano impattare positivamente sulla salute animale al punto di poter parlare di strumenti di prevenzione del cancro. E quindi focalizzare l’attenzione non soltanto su ciò che si può fare per sostenere l’animale durante la malattia ma prima che questa si manifesti. Il cancro, d’altronde, come ormai è stato ampiamente dimostrato, non è uno squilibrio che si sviluppa improvvisamente (anche se i segni clinici possono presentarsi con una certa velocità), ma come conseguenza di alterazioni importanti dell’omeostasi organica.
Anche se le ricerche circa le cause di cancro nel cane e nel gatto sono molto limitate, e ancora di meno lo sono quelle che riguardano le misure di prevenzione, possiamo sicuramente affermare che alcune attenzioni e precauzioni, utilizzate costantemente nella vita quotidiana, e in modo più precoce possibile, possono essere certamente molto utili.
Vediamole insieme:
1. ALIMENTAZIONE NATURALE E SPECIE SPECIFICA
Ho parlato spesso di questo argomento sia, all’interno degli articoli del blog che in TerrAnimalia, la nostra rivista dedicata alla Naturopatia animale, sottolineando quanto l’avvento dell’alimentazione industriale, fatta di cibo secco e trasformato, se non addirittura costituito da scarti di lavorazione di cereali e carni, abbia avuto un impatto negativo sulla salute animale, indebolendo progressivamente la capacità digestiva ma anche l’intero asse cervello-intestino, immunità compresa. Organizzare pasti più naturali possibile, con il supporto di un nutrizionista che consigli al meglio per le esigenze di quel particolare individuo, garantirà un adeguato apporto di tutte le vitamine, i minerali, aminoacidi e grassi essenziali necessari per la sua salute.
2. ASSICURATI CHE MANTENGA UN BUON PESO CORPOREO
Purtroppo, anche fenomeni come obesità, insulino-resistenza e malattie metaboliche sono in rapida ascesa, e questo comporta una maggiore possibilità di sviluppare patologie croniche e degenerative, nel corso della vita, cancro compreso. L’attenzione che poniamo all’organizzazione della ciotola di cibo e l’esercizio fisico, unito ad una buona stimolazione mentale sono estremamente importanti per mantenere una salute ottimale.
3. LIMITA AL MASSIMO GLI EVENTI STRESSANTI
Se ti chiedi se è possibile di morire di stress, la risposta è affermativa. Per una serie di motivi che non è possibile approfondire in questa sede, quello che viene chiamato esaurimento surrenalico, porta a un progressivo scompenso generalizzato, in cui il sistema immunitario e il sistema endocrino non sono più in grado di ripristinare gli equilibri perduti, compromettendo la salute animale fino a renderla incompatibile con la vita. Ci si dovrebbe chiedere a quanti stressor sottoponiamo continuamente i nostri animali, spesso perché non ne riconosciamo le esigenze etologiche e pensiamo di poterli trattare come se fossero dei piccoli d’uomo.
4. SOS CONTAMINANTI AMBIENTALI
Già diversi anni fa, un articolo di una nota rivista americana recitava uno slogan che più o meno diceva: “oggi lo sporco è più sporco”, sottolineando come l’esposizione a sostanze di varia natura e potenzialmente tossiche sia in rapido aumento anche negli ambienti domestici. Questo si traduce in un pericolo concreto per gli animali che, vivendo a diretto contatto con i pavimenti, e leccandosi accuratamente per la loro igiene personale, sono molto più esposti di noi. Inoltre, il loro sistema enzimatico (soprattutto nei gatti) è debole, per cui la capacità di metabolizzare tantissime sostanze, è limitata. Questo si traduce in una maggiore tossicità con coinvolgimento epatico e di tutti gli altri organi emuntori. Da non dimenticare anche l’azione negativa dovuta all’accumulo di metalli pesanti, molti dei quali sono presenti proprio nel cibo inscatolato.
5. EVITARE UNA VACCINAZIONE ECCESSIVA
Sebbene i vaccini forniscano l’immunità alle malattie potenzialmente letali, dovrebbero essere somministrati con moderazione. La ricerca ha dimostrato che cani e gatti mantengono l’immunità contro le principali malattie come cimurro, epatite, parvovirus e rabbia per molti anni, e forse per tutta la vita. Quando viene somministrato un vaccino, il sistema immunitario deve rispondere producendo anticorpi contro le particelle antigeniche iniettate nel vaccino, portando spesso a reazioni infiammatorie, allergiche e autoimmuni. Ogni caso deve essere valutato attentamente dal veterinario. I gatti, per esempio, sono particolarmente inclini a sviluppare fibrosarcomi secondari alla vaccinazione. Oggi abbiamo la possibilità di eseguire i test anticorpali che consentono di verificare la concentrazione di anticorpi presenti nell’animale, in modo che si possano ritardare i richiami annuali, eseguendoli solo quando necessario.