Il miele è stato per millenni l’unico alimento zuccherino concentrato a disposizione delle persone e, in buona misura, di tutti gli animali selvatici che per ragioni diverse ne facevano uso.
Nell'antico Egitto il miele era apprezzato non solo ad uso alimentare, ma anche medico, per la cura di disturbi digestivi e per la produzione di unguenti per piaghe e ferite; i Sumeri lo impiegavano in creme impastate con argilla, acqua e olio di cedro.
È il prodotto della trasformazione, effettuata dalle api, delle secrezioni dei fiori (nettare) e dalle escrezioni di alcuni insetti (melata). Possiamo considerarlo a tutti gli effetti un super-food, ossia un alimento ricco di sostanze nutritive, da utilizzare con rispetto (dato che lo togliamo alle api e al loro lavoro) e solo quando se ne ha reale necessità. Possiede un’elevata concentrazione di composti come proteine, vitamine (A, E, K, C, complesso B), aminoacidi, oligoelementi (rame, ferro, iodio, manganese, silicio, cromo, presenti soprattutto nei mieli più scuri) e acidi organici, sostanze battericide (acido formico) ed antibiotiche (germicidina). Il miele grezzo puro, inoltre, contiene anche polifenoli, flavonoidi, alcaloidi, glicosidi e composti volatili.
Il particolare miele di cui voglio parlarvi è originario della Nuova Zelanda ed è prodotto dalle api che si nutrono principalmente del nettare dei fiori del Manuka. Fu l’esploratore inglese Thomas Cook che, sbarcato nelle coste neozelandesi nel 1769 scoprì questa pianta che chiamò Leptospermum scoparium, realizzando che sin dai tempi dei Maori essa veniva impiegata a scopi terapeutici che poi furono tramandati ai coloni inglesi.
1. Azione antibatterica:
Le proprietà antibatteriche sono senza dubbio quelle per cui questo miele è più conosciuto. Contiene metilgliossale (MGO) che è in grado di contrastare diverse specie batteriche resistenti agli antibiotici e può essere utilizzato sia nel trattamento di molte infezioni (anche in associazione a terapie convenzionali) che per la cura delle ferite. Infatti, la sua applicazione può essere sia esterna che per via orale.
2. Proprietà antinfiammatoria:
La sua azione antinfiammatoria si esplica sui diversi apparati rendendolo particolarmente versatile, in quanto può essere usato in associazione ad altri nutraceutici di cui va a rafforzare l’efficacia.
3. Azione cicatrizzante:
Grazie alle sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, il miele di Manuka è noto per la sua capacità di stimolare la cicatrizzazione delle ferite. Applicato direttamente sulla pelle, può aiutare a guarire più rapidamente lesioni superficiali, abrasioni, leggere ustioni ma anche zone della cute infiammate e pruriginose.
4. Effetti positivi sul sistema digestivo:
Il miele di Manuka è un ottimo alleato della salute digestiva; infatti, riduce le infiammazioni intestinali, riequilibra la flora batterica per le sue proprietà prebiotiche, oltre che per la concentrazione di enzimi digestivi che contiene, e promuove la guarigione delle ulcere gastriche.
5. Azione antiossidante:
Possiede una notevole concentrazione di sostanze antiossidanti, indispensabili per la protezione cellulare e la prevenzione di patologie croniche e degenerative, oltre che l’invecchiamento precoce.
6. Stimolazione del sistema immunitario:
Anche se la sua azione antibatterica è quella più conosciuta, il miele di Manuka viene utilizzato anche contro i virus e tutti i funghi patogeni. Inoltre, stimola il sistema immunitario in maniera delicata ma efficace. Si può utilizzare in cicli di somministrazione orale per supportare l’organismo.
Un’ultima curiosità: utilizzato regolarmente può favorire una sana crescita batterica nel cavo orale, contribuendo a minimizzare i rischi collegati a carie, gengiviti e stomatiti, ormai così frequenti negli animali domestici.
Come tutti gli alimenti di base zuccherina non può essere somministrato all’animale diabetico se non stretto controllo medico.