Si potrebbe pensare ad un titolo d’effetto che non conduce a informazioni reali, e invece non è così, purtroppo. Anzi, come vedremo tra poco, la carenza di questa particolare vitamina, l’unica che è difficile reperire nel mondo degli alimenti vegetali e che invece abbonda nelle carni e in alcuni derivati animali, sta diventando sempre più frequente anche nel cane. Come può essere possibile, dato che il cane è un animale carnivoro, o comunque con alimentazione prevalentemente carnea, per cui non dovrebbe poter essere possibile che si verifichi una condizione di questo tipo?
La vitamina B12, conosciuta anche come cobalamina, è un nutriente idrosolubile che contiene nella formulazione chimica il Cobalto come oligoelemento, essenziale per la sintesi dei globuli rossi, per la sintesi del DNA e della mielina, la guaina che ricopre e protegge le fibre nervose.
È fondamentale per il metabolismo cellulare, compreso quello degli acidi grassi e delle proteine.
Una sua carenza può comportare anemia, con segni che includono stanchezza, debolezza, pallore, e sensazione di freddo, ma anche problemi neurologici con difficoltà di equilibrio e coordinazione, debolezza muscolare e irritabilità.
In alcuni casi possono manifestarsi disturbi digestivi con diarrea o costipazione e, molto debilitante negli animali, infiammazione della lingua (glossite) e delle mucose della bocca (stomatite).
Quali potrebbero essere cause di una sua carenza?
Prima di tutto occorre verificare che la dieta del tuo cane sia adeguata alle sue esigenze di specie, ricca di alimenti proteici di derivazione animale, freschi e crudi. Infatti, un’alimentazione sbilanciata può essere la causa principale di scarsa disponibilità di questo importante nutriente.
Alcune problematiche del sistema digestivo possono inoltre limitarne l’assorbimento e di conseguenza favorire una carenza: sindromi da colon irritabile, sindromi da malassorbimento di diversa natura, anche tumorale, pancreatite cronica (purtroppo sempre più frequente nel cane).
Anche la presenza di parassiti intestinali può interferire con l’assorbimento della vitamina B12, le disbiosi e l’utilizzo assiduo di alcuni farmaci. Nell’animale anziano occorre prestare maggiore attenzione perché alcuni segni clinici, imputabili erroneamente a patologie differenti, potrebbero invece nascondere questa problematica.
Alcuni accorgimenti, che comprendono una integrazione probiotica e di enzimi digestivi (soprattutto se si sospetta che il pancreas esocrino sia in difficoltà), una maggiore attenzione alla composizione dei pasti e, se necessario una supplementazione di vitamine del gruppo B (è sempre consigliabile integrare tutto il gruppo e non la singola vitamina), dovrebbero essere sufficienti a scongiurare questo pericolo e, se necessario, correre velocemente ai ripari.
Un approccio olistico che comprenda supporto al sistema digestivo, sostegno a quello nervoso (per prevenire lo stress che aumenta i danni legati a condizioni di affaticamento e infiammazioni ad andamento cronico), attenzione alla tipologia e qualità del cibo sono fondamentali per garantire al tuo cane una salute ottimale!